Oggi parliamo del White Lady un cocktail, attribuito con certezza al famoso Harry Mc Elhone.
Meno certa invece è la data di creazione, che non viene mai citata nel libro Harry’s ABC of mixing cocktails. Se si volesse dare credito alla piccola “svista” di Mc Elhone riguardo alla nascita e alla paternità del “Sidecar”, dovremmo collocare il drink intorno ai primi anni ’20 e pensare, come già detto, che esso sia stato l’idea base da cui trasse ispirazione, scambiando i distillati. Se invece diamo credito al Savoy Cocktail Book, il cocktail nacque nel 1929 in riva al Tamigi, quando Harry lavorò al Ciro’s Club, locale che, come ampiamente documentato, vide la nascita di molti drink immortali.
Il nome poi potrebbe avere due possibili spiegazioni: una molto romantica, in quanto si potrebbe pensare a una signora di bianco vestita di cui Mc Elhone non svelò ma il nome; la seconda, più pratica, dovuta alla colorazione bianca lattiginosa, che assume il drink appena shakerato.
Più probabilmente il nome è dovuto ad entrambe le cose, ovvero una dama bianca entrata nel locale, al quale Mc Elhone preparò un bianchissimo drink. Trovando quella sera stessa il suo futuro marito la white lady sarebbe di li a poco andata in cerca del proprio abito bianco.