Il blog delle Buoneforchette

Al dente

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Ogni tipo di pasta ha un differente tempo di cottura.

Questo dipende dalla composizione dell’impasto, dalla forma della pasta, dalla trafilatura, dal processo di essiccazione o in generale di lavorazione, dalla farina usata, e persino dalla temperatura e pressione dell’ambiente in cui si cucina.

La pasta all’uovo per esempio cuoce molto più in fretta. Inoltre bisogna considerare che anche dopo aver spento il fuoco la pasta continua a cuocere e così dopo la scolatura, dopo averla condita e dopo averla servita. La cottura procede (a meno di non voler dare uno shock termico alla pasta immergendola in acqua fredda, cosa che sconsigliamo).

La pasta portata al giusto grado di cottura al fine di mantenere la desiderata consistenza tale che fra i denti non risulti troppo molle è detta “al dente”. Per avere una cottura al dente di solito va tolta dal fuoco e scolata circa 2 minuti prima di quanto riportato sulla confezione del produttore.
Ricordate che se invece la tenete 2 minuti di troppo potrebbe risultare “scotta” e divenire troppo molle o perdere la forma o spezzarsi facilmente. Qualche altro minuto di troppo ed avrete qualcosa che difficilmente potrà essere considerata pasta e sarà detta “colla” proprio per la consistenza raggiunta.

Il termine “al dente” può anche essere usato per definire il grado di cottura di riso e verdure.

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